Tutorial 5 Ritratto di Albert Einstein fase 2
Contorni del
disegno e Ttrasferimento su tela
Abbiamo già visto il materiale che ci serve
Due stampate in scala di
grigi in formato A4 e le misure dell’immagine ottenuta sono 20x20
Su una delle due immagini
tracciamo la nostra griglia . In questo caso l’ho divisa in 5 unità,
ciascuna da 4 cm per lato. Ma chi sta iniziando può fare anche
maglie più fitte per esempio dividendo in 10 unità da 2 cm. Oppure, ( solo
dove riteniamo che ci possano servire
più punti di riferimento) ,
possiamo inserire delle diagonali
come ho fatto nella zona del volto , o
dividere i quadrati da 4 cm in quadrati da 2 cm come ho fatto nella zona
delle dita.
Premetto che il disegno, con o senza griglia , si può fare
anche direttamente sulla tela già preparata. Come del resto ho fatto da lungo tempo e continuo a fare.
Tuttavia, specialmente per chi inizia, sono
abbastanza prevedibili correzioni e cancellature in abbondanza con
conseguente stress della imprimitura
Per cui suggerisco di realizzare
il disegno su foglio e quando è completo in ciò che necessita trasferirlo su
tela..
( CURIOSITA' : Il metodo di disegnare su un foglio e poi riportarlo sulla tela mi è stato indirettamente suggerito in un periodo in cui frequentavo un gruppo rivelatosi poi di ricalchisti-ombreggiatori e ricalchisti-coloristi che riportano il disegno direttamente da foto a tela saltando quella difficile ma affascinante fase della creazione delle forme. Una pratica che ovviamente rifiuto categoricamnete ma devo dire che anche i ricalchisti hanno avuto la loro utilità. Questo non significa che il metodo lo abbia inventato io. Significa che ci sono arrivato per conto mio mentre altri, probabilmete, già lo praticavano. E comunque non ci vuole un genio per arrivarci . ) ,
Quindi per il disegno utilizziamo un foglio bianco
grammatura 80.
Tracciamo un quadrato 40x40 ( che corrisponde alla tela su cui realizzeremo l’opera ) e riportiamo in scala la griglia, che pertanto è di 5 unità, e ciascuna da 8 cm per lato.Comprese le diagonali e le riduzioni a metà nella zona mano. Chi ha preferito la griglia piccola disegnerà sul foglio la griglia piccola in scala.
Tracciamo un quadrato 40x40 ( che corrisponde alla tela su cui realizzeremo l’opera ) e riportiamo in scala la griglia, che pertanto è di 5 unità, e ciascuna da 8 cm per lato.Comprese le diagonali e le riduzioni a metà nella zona mano. Chi ha preferito la griglia piccola disegnerà sul foglio la griglia piccola in scala.
Praticamente una riproduzione esatta ed ingrandita della griglia tracciata sull'immagine
( NOTA . la grammatura 80
del foglio del disegno ci serve perché stiamo realizzando un disegno da
trasferire su una tela , quindi (come vedremo) occorre che il foglio non sia
troppo spesso. Al contrario se si fosse trattato di un lavoro col fine nel disegno stesso,
sarebbe stato più opportuno un cartoncino di grammatura maggiore, anche 300 )
Nulla vieta di inserire, anche in corso d’opera, ulteriori linee di riferimento ritenute utili.
Per esempio l'occhio a sinistra è inserito in un rombo con una bisettrice dall'angolo alto al basso. I punti di riferimento che abbiamo li trovo più che sufficienti , tuttavia se qualcuno ne ha bisogno di altri, nulla vieta di inserire anche a disegno iniziato una ulteriore bisettriche che vada da sinistra a destra.
Naruramnente ogni linea che aggiungeremo all'immagine di riferimento verrà puntuaalmente riportata sul nostro foglio di disegno
Il disegno va svipuppato per fasi
Cerchiamo, sulla foto, dei punti
in cui le linee della griglia intersecano quelle dei contorni del soggetto e
segniamo quelli che riteniamo necessari sul nostro disegno.
Cerchiamo ed annotiamo ,cioè, dei punti di riferimento.
Cerchiamo ed annotiamo ,cioè, dei punti di riferimento.
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PRIMI TRATTI |
Possiamo tracciare semplicemente dei punti che dopo svilupparemo
in tratti o direttamente dei tratti che riportino l’andamento del contorno in
quei punti . Io ho fatto dei tratti.
Otteniamo così un primo “fantasmino” del nostro soggetto. Anche se solo
tratti e non linee complete il
nostro cervello riesce a collegarli e ci mostra se ci siamo.
Insomma ne verrà fuori un tratteggiato che ci descriverà il nostro soggetto per sommi capi, ma già
sufficienti per verificare se c’è somiglianza.
Ecco ! ! Il punto essenziale ed imprescindibile in un ritratto è
< LA SOMIGLIANZA >
(NOTA. Questo metodo di utilizzare la griglia è il punto di
inizio di una percorso che in avvenire ci porterà al disegno a mano libera. In successivi lavori la griglia si farà con maglie sempre più larghe fino a farne a meno.. Metodi naturalmente ce ne sono tanti altri , questo è uno
dei tanti e lo trovo molto efficace. )
Questi punti o trattini segnati diventano, adesso, i
punti di riferimento per ulteriori particolari che riteniamo ci possano servire
per sviluppare un buon lavoro. Dettagliare di più o di meno non importa ciascuno
faccia come crede più opportuno valutando le proprie capacità. Vedrete che la quantità di tratti occorrenti dipende solo dalla
sicurezza ricavata dall’esperienza ed in
avvenire vi basteranno solo pochi punti di riferimento .
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Ulteriori tratti |
Mi sembra inutile dire che questi punti vanno trovati ad
occhio, e vanno ripudiati righelli per misurare
E' meglio sbagliare e dover lavorare più a lungo per ottenere
un buon disegno e la sicurezza per il vostro futuro artistico , che riuscire con trucchi e
trucchetti con i quali si resta impantanati a
lungo se non per sempre.
(NOTA: Se trovate difficoltà nel misurare ad occhio le distanze un buon esercizio, da fare a parte, è quello di segnare su un foglio dei tratti , provare a tracciarne sotto un secondo il doppio o il triplo, anche provare a dividere un tratto in due o tre o quattro parti uguali. Provate anche a fare dei tratti ed indovinare che lunghezza hanno espressa in cm o mm. Naturalmentre in questi esercizi utilizzerete, poi, il righello per verificare se avete fatto giusto. Avete mai notato come un arredatore o un geometra riesce a valutare l'ampiezza di una parete, la larghezza di una porta, l'altezza dei soffitti ed altro esclusivamente ad occhio e con un margine d'errore di qualche centimetro? Oggi usano il laser e per anni hanno utiliszzato il metro pieghevole o la rollina metrica. Questi "esercizi" li hanno portati poi al poter misurare anche ad occhio.
Ebbene è la stessa cosa, loro in metri e centimetri, noi in centimetri e millimetri ma il concetto è lo stesso: Tutto sta in " Esercizio e Pratica " ).
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bozzetto con ombreggiature |
Per constatare se la somiglianza c’è è utile dare delle
ombreggiature come si fa nei bozzetti.
Perché oltre ai tratti somatici perfettamente al loro giusto posto, sono le luci e le ombre che descrivono un
volto . Chi per esperienza acquisita da
altri lavori sa di trovarsi nelle condizioni di non sbagliare può fare a
meno dell'ombreggiare nel disegno. Infatti lo studio tonale successivo farà lo stesso lavoro con pennelli e
colore.
A questo punto quanto ci occorre è già pronto e confermato, per cui possiamo passare al trasferimento del disegno su tela.
Trasferimento del disegno sulla tela.
Metodi ce ne soni tanti , ve ne suggerisco un paio
1) annerite una faccia di un
foglio da stampate A4 mediante una matita grafite 6B. La punta non deve essere troppo
appuntita (per non dannrggiare il foglio) e fate in modo che resti arrotondata man mano
che annerite. Per questo lavoro io utilizzo una stabilo trio che ha una mina grossa. Esistono anche dei bastoncini di grafite che
per questo lavoro possono essere strofinati in orizzontale.
Otterrete un foglio di “ carta
grafite “ vera è naturale che porrete tra la tela ed il vostro disegno.
( NOTA: Evitate i fogli di carta carbone,
carta copiativa e carta grafite che si possono trovare in commercio perché
contengono inchiostri e prodotti chimici e possono danneggiare il dipinto.)
Sistemate il foglio col disegno esattamwnte sulla tela afferrandolo ad essa con dello scotch-carta ( detto anche scotch da carrozziere o scotch da imbianchino) ed inserite fra disegno e tela il foglio grafitato ( la faccia annerita va ovviamente a contatto con la tela)
Sistemate il foglio col disegno esattamwnte sulla tela afferrandolo ad essa con dello scotch-carta ( detto anche scotch da carrozziere o scotch da imbianchino) ed inserite fra disegno e tela il foglio grafitato ( la faccia annerita va ovviamente a contatto con la tela)
Con una matita dura ( io utilizzo
una 2H) ripassate, nel vostro disegno, sui contorni che vi
servono e così verranno trasferiti sulla tela.
La matita dura è consigliabile perché
i tratti da trasferire dovranno superare il vostro foglio di disegno ed il
foglio grafitato che abbiamo posto in mezzo tra foglio col disegno e tela.
Con questo metodo ovviamente dovrete
man mano spostare il foglio sotto il disegno per portalo sotto le parti da
trasferire quindi a trasferimento ultimato dovrete ripulire con la gomma pane le
parti che si fossero sporcate a causa dello spostare Gomma pane e non gomma plastica per non
stressare l’imprimitura. L’alternativa sarebbe annerire un foglio della stessa
grandezza del dipinto , ma vi capiteranno anche dipinti molto grandi e quindi non
credo che sarebbe un lavoro allettante. Comunque volendo si può fare
Il disegno ottenuto sulla tela va
alleggerito il più possibile con gomma pane fino a lasciare quel tanto che vi
faccia da guida, e ripassato a pennino con inchiostro di china diluito con
acqua. Io per i ritratti utilizzo
Pelikan siena n. 13 perché mi lega con gli incarnati.
In alternativa all’inchiostro
potete ripassare con colore ad olio terra di Siena ben diluito e dato a
pennellino.00.
(NOTA : questa operazione di
alleggerimento del segno , ripasso a pennino con inchiostro o a pennellino con
colore è necessaria in questa tecnica perché la fase pittorica va fatta con stesure
sottili e solitamente trasarenti) .
In
tecniche con pittura coprente e ad impasto basta spruzzare del fissativo sui
segni di grafite ed alla grafite si può anche sostituire il carboncino )
2) Con gli stessi attrezzi
precedenti , matita 6B o bastoncino , annerite il retro del vostro foglio col disegno solo in
corrispondenza dei tratti da trasferire. Il foglio è sottile e non è difficile orientarsi. Si potrebbe addirittura segnare solo in corrispodenza delle linee del disegno ponendo il foglio in trasparenza.Praticamente in questo modo sarà il
vostro stesso disegno ad essere, sul suo retro, carta grafite. Non essendoci altro foglio in
mezzo non è quindi necessaria la matita dura , anzi è sconsigliabile perché potrebbe rigare l’imprimitura E meglio utilizzare una penna a sfera , perché la
sfera rotola e scorre senza appuntare.. Diciamo che corre la stessa differenza del trasportare un carico trainando su delle assi
a striscio o su ruote .
Se pensate di voler recuperare il bozzetto per farne, dopo, un
vero disegno utilizzate una penna a sfera esausta . Si anche una penna esausta
può essere un buon attrezzo e con l’esperienza vedrete come qualsiasi cosa può diventare
un attrezzo pittorico.
A disegno trasferito si procede come già fatto prima .Non dovreste trovare sporco di grafite
o pochissimo
Nelle operazioni di trasferimento , in qualunque modo vengano
fatte suggerisco di adagiare sulla tela
un piano d’appoggio rigido per la mano che
lavora. Potrebbe essere una tavoletta e deve poggiare da un lato all’altro .sul
telaio della tela . Questo ad evitare di
far molleggiare la tela con la pressione
della mano che lavora
Questo lavoro di trasferimento va ovviamente fatto su un piano e non su cavalletto .
Ci sono altri metodi di trasferimento , ma per adesso
conoscere questi è sufficiente.
Ecco il mio risultato ad operazioni finite
Alla prossima con pennelli e colori
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