Come detto parleremo di pittura
Ma cosa è la pittura? Cosa intendiamo quando diciamo
pittura?
Prima di dire cos’è
conviene sapere cosa non è. La pittura
non è un disegno colorato !!!!!
Detto questo, per capire cos’è, guardiamola molto brevemente dai diversi punti
di vista
Storicamente:
La pittura occidentale è la più
giovane fra le tre arti visive
maggiori realizzate a mano d’uomo, ed in origine attinse dalle
altre due arti maggiori, scultura ed architettura, e di queste fu spesso solo
complemento.
Solo disegno colorato e piatto fu
infatti quello degli Egizi, come pure quello degli Etruschi.
Della pittura greca sappiamo in
realtà pochissimo perché andata quasi totalmente perduta, e più che altro ci
resta pittura vascolare (ceramiche, anfore ) ..
Quella Romana si ispirava a quella greca e spesso erano copie con brevi
accenni chiaroscurali.
I romani amavano
di più i mosaici.
Gentili signore ho l’orgoglio di dirvi che il bikini fu inventato
in Sicilia
arte mosaico Piazza Armerina- Donne al bagno ( immagine da Web )
Della loro pittura ci resta poco,
paradossalmente, salvata grazie alle catastrofi di Pompei, Stabia ed Ercolano .
Per Greci e Romani ( salvo
qualche eccezione di ritratti a miniatura
) fu comunque essenzialmente un colorire su sculture ed architetture. Coloriture purtroppo anch’esse quasi totalmente svanite.
Le successive ’arti figurative Bizantina e Romanica , lungo tutto il
medioevo, rifiutavano ogni accenno di
plasticità e naturalismo perché essendo essenzialmente di genere religioso
stilizzavano le figure per raggiungere una maestosità soprannaturale. Non era
più solo disegno ma non era ancora pittura.
La
Gotica è
essenzialmente colorazione del vetro o decorazione su manoscritti.
Arte figurativa egizia ( immagine da Web ) |
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arte figurativa etrusca ( immagine da Web ) |
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arte vascolare greca ( immagine da Web ) |
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arte figurativa romana ( immagine da web) |
arte figurativa romanica ( immagine da Web )
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arte figurativa bizantina ( immagine da Web) |
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vetrata gotica ( immagine da Web) |
alla fine del gotico che coincide col primo rinascimento comincia a nascere la pittura come la intendiamo oggi
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pittura gotica italiama ( immagine da Web) |
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Cimabue ( immagine da Web ) |
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Giotto ( immagine da Web ) |
Come detto non erano ancora pittura come la intendiamo oggi,
ma sono di un fascino irresistibile ed hanno ispirato molta arte contemporanea.
Fu solo a partire
dalla seconda metà del XIII secolo che
grazie alla introduzione di alcuni fattori essenziali si può iniziare a parlare di pittura in senso proprio e non più
di disegno colorato
Furono infatti alcune
intuizioni di Grandi Maestri ad inizio Rinascimento che la fecero diventare Pittura :
-il chiaroscuro che
portò alla resa dei volumi .
-la prospettiva geometrica
che portò ad una perfetta
simulazione di tridimensionalità
ambientale .
-i colori ad olio , arrivati subito dopo
e che diedero grande rilievo a quest’arte
grazie alla loro malleabilità, che permise a Grandi Maestri di sbizzarrirsi
in mille evoluzioni , ed al normale fruitore la facile comprensione del
messaggio artistico o di pensiero.
Il Chiaroscuro
Già conosciuto in periodo Greco e Romano ma utilizzato sporadicamente e dimenticato e abbandonato nel medioevo fu
ripreso da Cimabue alla fine del XIII secolo , ma timidamente,
mentre a dargli un certo rilievo fu il suo allievo Giotto, ed ebbe una vera
esplosione con i Grandi Maestri del Rinascimento , cominciando a diventare
luci- ombre fino ad arrivare alla sua massima drammaticità di
luci e tenebre con Caravaggio.
La Prospettiva
La necessità di prospettiva in pittura si cominciava a
sentire già tra fine XIII e XIV secolo con Giotto che nell’azione introdusse l’ambiente e
diventò essenziale con l’ideazione della paesaggistica urbana come sfondo e
ambientazione. Fortemente sentita dai successivi
grandi artisti fu tuttavia
raggiunta sempre in modo empirico ed intuitivo affidandosi ciascuno ad una propria e personale sensibilità
La grande svolta si ebbe nel XV secolo grazie alla genialità del Brunelleschi che ne trovo la definizione geometrica, e con Leon Battista Alberti, tuttologo, che descrisse le proporzioni del corpo umano nel suo trattato < De statua> e nel < De Pictura > sviluppò la prospettiva trovata dal Brunelleschi.
Col Brunelleschi nasce < il progetto > cioè l’opera
ideata prima va disegnata
e dopo realizzata, capovolgendo il metodo e lo svolgimento delle
creazioni architettoniche come fino ad allora realizzate. Il “ Progetto” è tuttora
la base
adottata da architetti ed
ingegneri .
Alla simulazione della prospettiva geometrica Leonardo
aggiunse la prospettiva aerea o
atmosferica
Nel Rinascimento i pittori si resero conto che le stesse regole di prospettiva
valevano per ogni cosa da
rappresentare , anche per la figura
umana. Si, anche nel rappresentare una figura umana o semplicemente un volto occorre dare
prospettiva. Per fare un esempio
semplice ma che ricorre spesso fra i ritrattisti, in un volto in 3/4 l’occhio
in primo piano è sempre un po’ più grande dell’altro in secondo piano, e ciò è
dovuto alle leggi della prospettiva. Ne
parleremo a tempo debito .
Il Colore ad olio
Infine ( ma non ultimo per importanza ) nel XV secolo ecco arrivare il colore ad olio che con la sua
versatilità permise ai pittori di esprimere la loro creatività in mille evoluzioni tecniche ed artistiche che non erano possibili con affresco e tempera. Siamo adesso in pieno
Rinascimento.
Sul colore ad olio abbiamo tantissime cose da dire e gli
dedicheremo un articolo tutto suo.
Per una migliore conoscenza del percorso della pittura
vi rimando alla Storia dell’Arte del Prof. Francesco Morante , veloce e
scorrevole da leggere ed ad un tempo chiara e completa. Vi prego vivamente di
leggerla con interesse , in particolare il 2° ed il 3° corso perché vi aiuterà
moltissimo a capire la pittura ad olio.
La pittura è un linguaggio ed un veicolo narrativo per esprimersi senza proferir parola .
Leonardo da Vinci scrisse << La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la
poesia è una pittura che si sente e non si vede. Adunque queste due poesie, o
vuoi dire due pitture, hanno scambiati i sensi, per i quali esse dovrebbero
penetrare all'intelletto >>
Lo stretto rapporto fra segno e linguaggio lo troviamo già nei graffiti preistorici ed infatti quei manufatti diventeranno per semplificazione ed
astrazione le lettere degli alfabeti per esprimere, noi oggi, le parole
con dei segni.
Tecnicamente:
E’ riuscire a simulare
su un supporto bidimensionale ciò che vediamo o immaginiamo in modo
tridimensionale.
Come pratica azione
manuale è, semplicemente, stendere o
spalmare su un supporto, mediante degli
attrezzi , dei pigmenti colorati
Ma per essere Pittura , oltre a segno e stesura del colore,
occorrono anche ricerca dei toni, chiaroscuro, sfumature , luci ed ombre,
simulazione tridimensionale, simulazione dello spazio, armonia compositiva
, centro d’attenzione e punti di fuga , armonia
o contrasto dei colori, e tanto altro.
Ma niente paura : apprendendo una cosa per volta è più semplice di quanto possa apparire.
Filosoficamente :
Io ne ho anche una visione “filosofica “
<La pittura è donna >, ti può chiedere poco e allo
stesso tempo non accontentarsi mai. Sta
a te saper cogliere e donare
quello di cui ha bisogno.
La scultura è forte e virile , l’architettura è austera e maestosa , la pittura è dolce e
sinuosa semplice e complessa e come
una donna. è delizia e dannazione .
Ha mille segreti , si esprime in mille forme e ti stupisce tutte le volte. Non basta
una vita per capirla fino in fondo, e una volta che ci sei dentro è difficile
venirne fuori.
Dopo il XIII secolo fra le tre arti visive maggiori diviene l’arte
più diffusa e seguita, forse perché riesce a creare un facile afflato
col fruitore nonostante al suo interno sia
così complessa e variegata infatti si
può esprimere in tante tecniche, con affresco, encausto, tempera , olio, acquerello , guazzo, acrilico , aerografo, spray e tante
altre, a torto, considerate arti
minori ed infiniti stili e chissà in futuro cosa ancora ci riserverà.
Noi parleremo di pittura a olio
Alla prossima .
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