La pittura ad olio, per i prodotti che utilizza, richiede una certa
organizzazione.
Occorre innanzitutto organizzare
un laboratorio di pittura , cioè uno locale tutto da dedicare o in mancanza un angolo di
lavoro.
Questo spazio deve avere almeno
una finestra per poter mantenere
l’ambiente arieggiato per eliminare i vapori dei medium che si utilizzano,
ed anche per usufruire della luce naturale se si dipinge di giorno.
La fonte di luce è importante
perché i colori appaiono diversi se osservati a luce naturale o a luce
artificiale ( sia essa definita “ a luce fredda “ che
definita “ calda” o “ luce naturale” ……che poi naturale non è )
In ogni caso suggerisco che
ciascun dipinto venga iniziato e completato sempre con lo stesso
tipo di illuminazione.
Se avete possibilità di dipingere
sia di giorno con luce naturale sia di
sera con luce artificiale iniziate due
dipinti , uno lo lavorate esclusivamente di giorno e l’altro esclusivamente con
luce da lampada.
( Della illuminazione artificiale
di un laboratorio di pittura ne parleremo in seguito con un tutorial al
momento lavoriamo con quel che abbiamo. C’è di
certo che non è possibile riprodurre artificialmente la luce solare ,
almeno per adesso. )
Conviene inoltre munirsi di un camice da laboratorio perché un’eventuale macchia di colore sugli
abiti una volta secca è impossibile da eliminare .
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| camice da laboratorio ( immagine da Web) |
E’ utile anche un qualche copricapo per coprire i
capelli ad evitare che qualche pelo finisca sul colore steso di fresco e lo si scopra
quando il colore è secco. Sarebbe difficilissimo e a volte impossibile da
staccare. Per le gentili signore ce n’è una vasta gamma e tutti molto carini
copricapo da pittrice ( imagini da Web )
Va bene anche una bandana o il
famoso basco da pittore , ed in ultima analisi un copricapo di carta di
giornale tipo edile ( immagino già le
risate di chi vi viene a trovare mentre “create” )
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| basco da artista (immagine da Web) |
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| copricapo cun giornale da edile ( immagine da Web) |
Per lo stesso motivo tenere
lontani dal posto di lavoro animali domestici
con pelame o piume.
Per chi tiene in modo particolare
e meticolosamente alla pelle delle mani
si consigliano guanti di cotone o di lattice ( se non li sopportate fatene a
meno, io non ho mai visto un pittore coi guanti e poi qualche sfumatura col dito viene spontanea.). Questo consiglio vale per chi
è particolarmente “fissato” perché a fine di ogni seduta pittorica pulendo eventuali residui di colore con una
pezzuola leggermente imbevuta d’acquaragia e una abbondante risciacquata con
acqua e sapone tutto scompare anche l’odore . Per questa operazione io utilizzo
un pizzico di “pasta lavamani “ e la pelle
mi rimane liscia come fossi una gentil donzelletta.
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| pasta lavamani |
Servono poi degli strumenti da pittura.
Cavalletto
Ne esistono di diverse grandezze
e per i diversi usi. Ne mostro alcuni a
scopo esemplificativo ma ne esistono talmente tanti da
appagare qualunque esigenza , molti pittori li hanno anche elaborati ed
adattati ad esigenze del tutto personali o ad un loro particolare modo di dipingere ( ne
faccio solo cenno perchè in questa fase d’approccio non ci interessano.
Probabilmente di alcune personalizzazioni interessanti ne parleremo in seguito)
Dal piccolino da scrivania , al
treppiedi pieghevole detto da campagna ,
al fisso più o meno importante. Anche uno detto a “lira “ ma lo trovo
instabile.
L’acquisto dipende da come potete
sistemarlo e principalmente dal progetto di un futuro che vorrete avete con la pittura. Al momento potete anche
evitarne l’acquisto e poggiare la tela ad una pila di libri posti su una scrivania (
in questa ipotesi proteggete il piano con dei fogli di giornale )
cavalletti da tavolo cavalletto da studio cavalletti pieghevoli da campagna
( Iimmagini da Web)
Tavolozza
La classica tavolozza ovale in
legno col foro in cui infilare il pollice per sorreggerla vi serve se fate grandi lavori
e se lavorate in piedi.
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| ( immagine da Web) |
Capisco che fa molto “ pittore”
ma io non l’ho mai comprata. Per me va meglio una mensolina di legno rivestita
in formica , o una piccola lastra di
vetro spesso, facili da ripulire ad ogni fine seduta. Vanno bene anche dei piattini di plastica usa e getta, i coperchi
delle vaschette da gelato dei quali ogni casa è continuamente fornita.. Fogli
tavolozza usa e getta sono in vendita
nelle belle arti.
Asta poggiapolso detta anche reggimano.
Va poggiata sul bordo superiore
della tela a cavalletto e, sostenuta con
la mano sinistra , serve d’appoggio alla mano destra per i piccoli particolari ed
i dettagli ( naturalmente il contrario
per i mancini) . La travate nelle “belle arti “ ma è facile costruirsela da se
( una sezione di bastone, dell’ovatta da imbottitura , ricoperta da una pelle
daino a formare una pallottola, e allacciata per bene in cima al bastone.).
Io utilizzo un’ asta per armadio
retrattile e la parte a gancio alloggia perfettamente nel bordo superiore della tela .
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| poggiamano o reggipolso ( immagine da Web) |
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| asta da armadio retrattile ( immagine da Web ) |
Barattolini vari di
vetro o latta
Serviranno di servizio per l’olio. la trementina, l’acquaragia. ed ogni
altro medium pittorico. Ne vendono per ogni esigenza nelle belle arti
,
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| coppia vasetti olio e trementina ( immagine da Web) |
Barattolini di vetro e lattine da riciclo vanno benissimo ed è facile averne
sempre di nuovi e sostituirli ai vecchi.
Un barattolo particolare serve
per scaricare i pennelli ma nel tutorial della manutenzione attrezzi e vi
mostrerò anche la mia soluzione .
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| lavapennelli ( immagine da Web ) |
Ritagli di stoffa e
carta di giornale ( o scottex )
Utili per pulire gli attrezzi .
Chi vuole semplicemente provare la
pittura a olio può fare a meno di tante di queste cose o sostituirle con attrezzi
alternativi fai da te o di riciclo facilmente reperibili . Abiti in disuso
invece del camice, copricapo di carta di giornale, una pila di libri sulla
scrivania invece del cavalletto, un bastone da scopa per reggipolso ,
barattolini vari .
Chi decide di diventare pittore
farà bene ad organizzarsi.
Nel prossimo post
descriveremo i prodotti e gli
strumenti specifici per dipingere e
senza i quali non c’è pittura.
Alla prossima .
















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