martedì 26 luglio 2016

Tutorial 3 organizzarsi come pittore ad olio



La pittura ad olio, per i  prodotti che utilizza, richiede una certa organizzazione.
Occorre innanzitutto organizzare un laboratorio di pittura , cioè uno locale  tutto   da dedicare o in mancanza un angolo di lavoro.
Questo spazio deve avere almeno una finestra per poter mantenere  l’ambiente arieggiato per eliminare i vapori dei medium che si utilizzano, ed anche per usufruire della luce naturale se si dipinge di giorno.
La fonte di luce è importante perché i colori appaiono diversi se osservati a luce naturale o a luce artificiale ( sia essa definita “ a luce fredda  “ che  definita “ calda” o “ luce naturale” ……che poi naturale non è )
In ogni caso suggerisco che ciascun  dipinto venga  iniziato e completato sempre con lo stesso tipo di illuminazione.
Se avete possibilità di dipingere sia di giorno con luce naturale  sia di sera con luce artificiale  iniziate due dipinti , uno lo lavorate esclusivamente di giorno e l’altro esclusivamente con luce da lampada. 
( Della illuminazione artificiale di  un laboratorio di pittura  ne parleremo in seguito con un tutorial al momento lavoriamo con quel che abbiamo. C’è di  certo che non è possibile riprodurre artificialmente la luce solare , almeno per adesso. )

Conviene inoltre  munirsi di un camice  da laboratorio  perché un’eventuale macchia di colore sugli abiti una volta secca è impossibile da eliminare .


camice da laboratorio ( immagine da Web)


E’ utile anche un qualche copricapo per coprire i capelli ad evitare che  qualche pelo  finisca sul colore steso di fresco e lo si scopra quando il colore è secco. Sarebbe  difficilissimo e a volte impossibile da staccare. Per le gentili signore ce n’è una vasta gamma e tutti molto carini

 
 copricapo da pittrice ( imagini da Web )


Va bene anche una bandana o il famoso basco da pittore , ed in ultima analisi un copricapo di carta di giornale tipo edile  ( immagino già le risate di chi vi viene a trovare mentre “create” )


basco da artista (immagine da Web)



copricapo cun giornale da edile ( immagine da Web)

Per lo stesso motivo tenere lontani dal posto di lavoro animali domestici  con pelame  o piume. 



Per chi tiene in modo particolare e meticolosamente  alla pelle delle mani si consigliano guanti di cotone o di lattice ( se non li sopportate fatene a meno, io non ho mai visto un pittore coi guanti e poi qualche sfumatura col dito viene spontanea.). Questo consiglio vale per chi è particolarmente “fissato” perché a fine di ogni seduta pittorica  pulendo eventuali residui di colore con una pezzuola leggermente imbevuta d’acquaragia e una abbondante risciacquata con acqua e sapone tutto scompare anche l’odore . Per questa operazione io utilizzo un pizzico di “pasta lavamani “   e la pelle mi rimane liscia  come fossi  una gentil donzelletta.


pasta lavamani 

Servono poi degli strumenti da pittura.

Cavalletto
Ne esistono di diverse grandezze e per i  diversi usi. Ne mostro alcuni a scopo esemplificativo ma ne esistono talmente tanti   da appagare qualunque esigenza , molti pittori li hanno anche elaborati ed adattati ad esigenze del tutto personali o  ad un loro particolare modo di dipingere ( ne faccio solo cenno perchè in questa fase d’approccio non ci interessano. Probabilmente di alcune personalizzazioni interessanti ne parleremo in seguito)
Dal piccolino da scrivania , al treppiedi pieghevole  detto da campagna , al fisso più o meno importante. Anche uno detto a “lira “ ma lo trovo instabile.
L’acquisto dipende da come potete sistemarlo e principalmente dal progetto di un futuro  che vorrete  avete con la pittura. Al momento potete anche evitarne l’acquisto e poggiare la tela  ad una pila di libri posti su una scrivania ( in questa ipotesi proteggete il piano con dei fogli di giornale ) 

cavalletti da tavolo                          cavalletto da studio              cavalletti pieghevoli da campagna

( Iimmagini da Web)


Tavolozza
La classica tavolozza ovale in legno col foro in cui infilare il pollice  per sorreggerla vi serve se fate grandi lavori e se lavorate in piedi.


( immagine da Web)

Capisco che fa molto “ pittore” ma io non l’ho mai comprata.  Per me  va meglio una mensolina di legno rivestita in   formica , o una piccola lastra di vetro spesso, facili da ripulire ad ogni fine seduta. Vanno bene anche  dei piattini di plastica usa e getta, i coperchi delle vaschette da gelato dei quali ogni casa è continuamente fornita.. Fogli tavolozza  usa e getta sono in vendita nelle belle arti.

Asta poggiapolso  detta anche reggimano.
Va poggiata sul bordo superiore della tela a cavalletto  e, sostenuta con la mano sinistra , serve d’appoggio alla mano destra per i piccoli particolari ed i dettagli ( naturalmente  il contrario per i mancini) . La travate nelle “belle arti “ ma è facile costruirsela da se ( una sezione di bastone, dell’ovatta da imbottitura , ricoperta da una pelle daino  a formare una  pallottola, e  allacciata per bene in cima al bastone.).
Io utilizzo un’ asta per armadio retrattile e la parte a gancio alloggia perfettamente nel bordo superiore  della tela .


poggiamano o reggipolso ( immagine da Web)

















asta da armadio retrattile ( immagine da Web )
Barattolini vari di vetro o latta                                         
Serviranno di servizio per  l’olio. la trementina, l’acquaragia. ed ogni altro  medium pittorico.  Ne vendono per ogni esigenza nelle belle arti ,

coppia vasetti olio e trementina ( immagine da Web)

Barattolini di vetro e lattine  da riciclo vanno benissimo ed è facile averne sempre di nuovi e sostituirli ai  vecchi.
Un barattolo particolare serve per scaricare i pennelli ma nel tutorial della manutenzione attrezzi e vi mostrerò anche la mia soluzione .

lavapennelli ( immagine da Web )







Ritagli di stoffa e carta di giornale ( o scottex )
Utili per pulire gli attrezzi .

Chi vuole semplicemente provare la pittura a olio può fare a meno di tante di queste cose o sostituirle con attrezzi alternativi fai da te o di riciclo facilmente reperibili . Abiti in disuso invece del camice, copricapo di carta di giornale, una pila di libri sulla scrivania invece del  cavalletto,  un bastone da scopa per reggipolso , barattolini vari .
Chi decide di diventare pittore farà bene ad organizzarsi.

Nel prossimo post  descriveremo i  prodotti e gli strumenti  specifici per dipingere e senza i quali non c’è pittura.  

Alla prossima .

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