martedì 26 luglio 2016

Tutorial 2 - Ritratto di Albert Einstein - Il segno



In attesa del post  per capire cos’è la pittura ad olio possiamo prepararci per affrontare  il disegno del nostro ritratto.
Del disegno ( SEGNO)  conosciamo già tutto e siamo già organizzati  grazie all’esaustivo corso del maestro Angelo Mottini.
Se qualcuno ancora non riesce bene non significa che non lo ha capito ma che ha bisogno di esercitarsi ancora.

In realtà nel disegno non si finisce mai di migliorare  ed ogni disegnatore o pittore dovrebbe esercitarsi quotidianamente,  anche con dei semplici bozzetti, e schizzare ogni cosa che gli sta attorno. Anche schizzare da foto è un buon esercizio, come pure il ricopiare ottimi lavori eseguiti da provetti disegnatori ed hanno il vantaggio di trovarci davanti  soggetti già a due dimensioni. 




Per la realizzazione di questo ritratto ci avvarremo di queste due foto  reperite sul Web.




Una prima  che da colorata che era  ho portato in scala di grigi “desaturandola “ , e  della quale farete 2 stampe su foglio A4.
( Nota 1 : La desaturazione è il procedimento mediante il quale si toglie la saturazione ai colori. Togliendo saturazione ad un colore questo diventa meno "squillante" e quindi tenderà a spegnersi fino a diventare grigio. Questa descrizione  è tratta da “ photoshop “ che però io non conosco  e rifuggo dal conoscere nel timore di venirne tentato. Photoshop lo considero interessante per progettisti, computer grafici, fotografi pubblicitari , e per gli artisti digitali, ma a mio avviso, può essere  pericoloso per gli artisti della matita e del pennello). Asservirsi al computer lo lascerei alla fantascienza.
Per saperne di più  sulla saturazione < https://it.wikipedia.org/wiki/Saturazione_cromatica  >


  
E’ ad alta definizione e quindi sul vostro monitor  si può ingrandire parecchio per osservarne ogni  particolare in una  fase di studio mentale e  di ricerca. Questo ci evita di fare stampe grandi.
( Nota 2.. L’osservazione su monitor è utile solo in questa fase, e ci permette  di carpire quei piccoli particolari che diventano caratteristiche di un personaggio e che l’occhio umano, in una foto piccola,  non vede. Il che non significa  che poi questi piccoli particolari verranno, pari pari, simulati nel nostro lavoro perché faremo un ritratto “altamente realistico “ ma non iperrealistico. C’è molta confusione fra queste due visioni del realismo, ingiustificata perché sono due cose completamente differenti e ricercano effetti e sensazioni differenti.
Sconsiglio la visione su monitor per le fasi di lavoro manuale e successive  , in special modo per toni e colori, perché la visione realistica verrebbe falsata dal fatto che su monitor l’immagine è illuminata da dietro ( come del resto in un televisore o in una pellicola cinematografica) e nella realtà le immagini illuminate da dietro non esistono, nella realtà verrebbero delle immagini in controluce.
Quindi giudico che è meglio servirsi di buone stampe da tenere sempre appese accanto al cavalletto.





 
 Scala di grigi da stampare in A4 ( 2 COPIE )


La stampa sopra  ci servirà come riferimento nella fase del segno, ( per  la realizzazione dei contorni e degli elementi che ciascuno di noi riterrà importanti ai fini di un  ritratto veritiero). Servirà anche  nella fase dello studio tonale ,  fino alla definizione della grisaglia.
Ci servirà anche per la griglia, quindi stampatene due copie identiche.

Se avete notato questa stampa non è soltanto la desaturazione  di quella  a colori, perchè è stata anche “alzata” nella sua scala di grigi proprio per la realizzazione dello studio tonale e della grisaglia.
La foto a colori solo desaturata darebbe infatti questa scala di toni grigi ben più bassi ( scuri) come potete vedere sotto.



 


Scala di grigi da sola desaturazione – da non stampare





Perché alzarla di toni?
Perché con la coloritura in sovrapposizione , i toni ritorneranno ad abbassarsi.

I fiamminghi ed i rinascimentali quando erano in fase di studio tonale e di grisaglia , ovviamente non avevano la possibilità di vedere il mondo colorato come sarebbe stato in scala di grigi ( l’idea dei toni di grigi probabilmente l’avevano avuta osservando le sculture marmoree),  però erano già in grado di supporli senza errori..  I bravi pittori contemporanei hanno la stessa capacità alla quale , però si arriva con tanto studio sui colori ( anche mediante studi su campionature ), e dopo tanti lavori fatti. In una parola “esperienza “

Se non avete una buona attrezzatura  da stampa rivolgetevi ad una buona eliografia professionale. Non occorre fare le stampe su carta fotografica  ed è sufficiente  carta patinata da 100. Diffidate  dei generici negozi per fotocopie ( quelli che ristampano libri, per intenderci) perché spesso non hanno ne i macchinari ne la carta adatta a ciò che a noi serve.


Procedimento:

Come accennato il disegno lo realizzeremo con la ( famigerata ),  Griglia.  ed in questo lavoro vedremo come realizzare  un ingrandimento da uno a due . Praticamente il modo più elementare per ingrandire perché, semplicemente,  si raddoppia tutto.
Infatti la stampa in A4 risulterà di cm. 20x20 e noi la porteremo su una tela 40x40.

( Sappiamo che un dipinto in misure maggiori è più facile da realizzare di un altro in misure minori per una questione di misure di pennelli.. Noi col 40x40 ci stiamo mantenendo ad una misura minima per un buon ritratto leggibile ed anche esteticamente apprezzabile.  In altro momento descriverò anche ingrandimenti diversi  e fuori scala fissa, per esempio per chi vuole realizzare  copie da dipinti famosi,  che non avevano misure in serie come le tele che compriamo oggi : Per ora questa conoscenza non ci serve ) 



La tipologia di griglia va in rapporto alle esigenze di ciascuno ed in rapporto al soggetto da realizzare . Per questo lavoro la mia è a maglie mediamente larghe, con diagonali nei tratti del volto, e maglie piccole per le mani. Insomma nelle parti più delicate una griglia più fitta è molto di aiuto per raggiungere delle perfette proporzioni, mentre per il resto si può andare più in libertà. perchè eventuali variazioni non influirebbero sul risultato finale di un ritratto.

Naturalmente potrete utilizzare una griglia come questa o qualsiasi altra griglia in relazione alle vostre esigenze e preferenze ed il mastro Mottini ve ne ha mostrate e descritte di ogni genere. L’importante è , per ora , avere una griglia che ci dia punti di riferimento ben precisi al millimetro per quegli elementi del volto che danno la somiglianza. In tempi successivi vedremo come eliminare la griglia o trasformarla in punti di riferimento, perché in ogni caso dei punti di riferimento in un ritratto veritiero diventano quasi d’obbligo.
 




Nella mia griglia noterete  che sulle parti chiare ho tracciato le linee con matita in grafite ( HB per non avere tratti grossi) , mentre sulle parti scure ( dove la grafite non si vedrebbe) ho tracciato con un colore bianco a matita e con matita a pastello bianca .
( L’eterno  contrasto ed armonia  fra il chiaro e lo scuro:
 fate vostro questo concetto perchè è il fil rouge di tutta la pittura. )

In questa operazione la matita in grafite va mantenuta appuntita e va bene  un temperamatite .
Il pastello bianco si consuma celermente e conviene appuntirlo con un taglierino in modo da realizzare un parte disegnante più sporgente. Va inoltre continuamente limato su una piccola sezione di carta smeriglio a grana finissima per creare una punta a scalpello per segnare la riga di taglio ( tipo le matite piatte da falegname)




 
         Realizzazione griglia 


Il disegno dei contorni e dei particolari importanti lo realizzeremo su carta  per avere libertà di correzioni, cancellature, ripensamenti,  e non stressare la tela .
La carta da utilizzare per il nostro disegno  deve essere di grammatura 80 ( massimo 100). Ne troverete in fogli 70x50, oppure in rotoli. Io per gli schizzi ed i disegni preparatori utilizzo carta Accademia in rotoli  da cm 150 x 10 mt,  oppure carta da pacco bianca kraft   in rotolo da cm 100x 5mt. ritagliandomi la sezione che mi serve. ( NB. La carta da pacchi ha una faccia semilucida ed ovviamente il disegno va realizzato sull’altra faccia).

Una volta ultimato, il disegno realizzato su carta  lo trasferiremo sulla tela . Il concetto di trasferimento è equiparabile alla tecnica dello spolvero o della sinopia  utilizzata in affresco e non ha nulla a che vedere col ricalco per il solo fatto che sia gli antichi Maestri dell’affresco  sia noi adesso, il disegno da trasferire “ ce lo stiamo   facendo da soli e di nostra mano “. Il ricalco consiste invece nel trasferire i contorni  direttamente dalla immagine fatta da altri  al nostro  foglio o tela .
L’operazione manuale sembra la stessa ma è il  concetto di realizzazione che è assolutamente  differente. Fra le due cose c’è un abisso.
Ricalcando direttamente da foto potrete avere il plsuso di chi osserverà il " VOSTRO" lavoro, ma  non imparerete mai nulla. Sarà solo tempo perso.


Evidentemente qualcuno si dirà < ma perché fare questo gran lavoro, griglia , disegno, da 20x20 che poi devo trasferire sulla tela 40x40 , mentre posso fare una stampa  direttamente 40x 40  e ricalcarla direttamente sulla tela ? !!!!! >. Evidentemente questo lo so anch’io, ed altrettanto evidente è la risposta.
Se siamo qui per imparare  questo è il minimo che dobbiamo fare ed è solo l’inizio, se invece si vuole soltanto un prodotto,  ottenere un quadro da appendere in casa propria  o mostrare agli amici “ questo l’ho fatto io “  …. per sentirsi dire che bravo che sei…..  anche quando non lo sei stato, allora è tutta  un'altra storia e a noi non interessa.


Per la fase del disegno sappiamo già  quanto serve   e possiamo già lavorare
L’ unica variante rispetto al corso di disegno sta nel supporto su cui disegnare che è sempre carta ma di grammatura inferiore
- Il foglio di bassa grammatura per il disegno. (80 massimo 100)
Nel disegno faremo in fretta perché a noi pittori ci serve solo nei punti di riferimento .Tutto il resto è pittura.
Quindi cominciate  a preparare anche i prodotti ed i materiali per la prima  fase pittorica :
-Una tela 40x40. ( Per il lavoro a velature l’ideale è una tela di lino a grana extrafine. Ma poiché approfitteremo di questo lavoro per imparare a preparare la tela, faremo cioè l’imprimitura, va bene  una tela di cotone a grana fine ed anche a grana media.)
-Colla di coniglio oppure colla Vinavil ( che sia Vinavil, quella con l’etichetta rossa , e non una    generica  colla  vinilica) anche Maurer va bene
- Gesso di Bologna ( detto anche da doratore )
- Olio di lino crudo ( ci servirà per preparare la mestica per l’imprimitura e per la pittura successiva)
I prodotti sopra elencati vanno comprati nei negozi di belle arti, perché nelle “ ferramenta e colori” potrebbero rifilarvi dei prodotti similari ma che non vanno bene per il nostro lavoro.
Preparate anche
-una Pennellessa da mm. 40 o poco più, che sia morbida .
-Carta vetrata grana media
- Carta o tela smeriglio a grana fine.
- Tampone in gomma per carteggiare .
Questi  e anche la Vinavil vanno bene dal ferramenta.
 


rotolo carta da pacchi (immagine da Web)


colla di coniglio in scaglie (immagine da Web)

colla di coniglio in grani ( immagine da Web )

gesso di Bologna ( immagine da Web ) 

vinavil ( immagine da Web)

olio di lino crudo da belle arti ( immagine da Web )

pennellessa (immagine da Web)

carta vetrata ( immagine da Web)

carta smeriglio ( immagine da Web )


tampone in gomma ( immagine da Web ) 











Questa che propongo sotto  è la seconda  foto, a colori, che stamperete in A4  o se preferite in A3 e servirà  come riferimento per la coloritura e le definizioni
 
La descrizione è stata, forse, un po' lunga ma i i concetti sono pochi e semplici, leggeteli con attenzione. Nella prossima fase inizieremo la realizzazione  

PS. Come avrete notato entrando nel vivo si cominciano ad utiluzzare dei termini strettamenti da pittura, a volte anche mai sentiti da chi non la pratica e diventeranno sempre di più. Poichè per capirci bisogna parlare la stessa lingua, ed in questo caso la lingua pittorica, consiglio una conoscenza del glossario del pittore e sul Web troverete pubblicazioni in abbondanza. Grazie per la collaborazione 


Ci leggiamo presto ed inizieremo a lavorare

Melo artista per caso  



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